Started on Luglio 27, 2024

Nulla che sia grande entra nella vita dei mortali senza una maledizione.

Socrate

Il Modulo Uno è lincontro e lo scontro con laltro e laltra faccia del pianeta Io. E’ lattrazione delle sue maree celesti e leruzione dei suoi vulcani purpurei. LUrto è il tuono e la quiete gravida di folgori che lo precede. E’ lo studio della struttura più intima del silenzio che ne consegue, è lautopsia dellattesa e lanatomia dei desideri, è ciò che manifesto, il ritrovamento di ciò che era stato sapientemente dimenticato, è il disvelamento di ciò che era stato solo superficialmente sepolto. LUrto è un diluvio di sangue e baci, un treno che deraglia per un petalo sul binario, è un cargo ribaltato che trasporta colombe e miele. Il Modulo Uno è l’Urto nel buio di cose che sanno di casa e cose antiche, è il buio stesso che ci sussurra parole damore, è la paura e la distillazione della recitazione in centri d’attenzione da accendere e spegnere, è la parola che si disidrata per lasciare spazio ad un assordante non dettoIn Urto c’è una porta con dietro chissà quali presagi, un libro di pagine bianche, la china e linchiostro dissolto sotto piedi immacolati in fuga. Nel Modulo Uno c’è una porta da aprire per interrompere qualcosa, c’è una porta da sfondare dove abbiamo rinchiuso qualcuno o sei semplicemente ci sei tu, che continui a spingere una porta con su scritto tirare. E’ lurto della spallata per sfondarla. Poi lincontro… Forse un abbraccio, forse uno schiaffo, forse una promessa, forse nulla. Il Modulo Uno canta corpi esposti che si avvicinano con occhi e mani tremanti. Conta i nomi dei corpi. Nomi sussurrati come una preghiera, urlati al cielo come maledizioni, annusati come pane appena sfornato o masticati e manducati come tozzi raffermi. Nomi dolci in bocca come miele o sputati in terra come fiele. Nomi crocifissi in lampi neri e verticali, nomi spezzati e nomi caduti sotto piedi dove intorno ogni cosa è distrutta e danza. Danza lieve su un cesto di gesti, danza feroce sulle ceneri dei giorni andati. Danza indolente su sacrari imbiancanti, su corpi di attori spogliati, danza scegliendo il passo e la misura, il tempo e la cadenza. Danzerete insieme questo rebetiko, abbracciati con gli occhi socchiusi, meri passeggeri nei vostri corpi rinchiusi. Danzando, le fiamme penetrano ogni fibra. Danzando, glsguardi fendono laria come lame. Tra paura e perdono, tra colpe e rimorso, fradici di sudore angelico e odore acre di tradimento. Nel Modulo Uno si apprendono sulla propria pelle i protocolli della verità. Tatuati dal terrore tutto ci urta, nulla ci è innocuo, la percezione muta ed è così che il cuore impara a resiste agli urti. Forse a quelli di ieri, probabilmente a quelli di oggi, sicuramente a quelli di domani.

L’accesso al MODULO 1 è consentito previo superamento del Modulo 0.

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